Grande festa sabato scorso 25 giugno al parco Madre Teresa di Calcutta, dove i volontari di Nuova Acropoli hanno realizzato la decima edizione di “Germogli, un altro parco è possibile”. Si tratta di un’iniziativa nata dieci anni fa con l’intenzione di sensibilizzare la cittadinanza al rispetto dell'ambiente e che permette di vivere un pomeriggio all'insegna della condivisione, della cultura e del divertimento in una zona verde della nostra città, che in questa modo percepiamo un po’ più “nostro”; apparteniamo, infatti, alla città ed è importante riconoscerlo ed averne cura perché solo riservando ad essa le attenzioni che merita possiamo costruire un mondo migliore e migliorare noi stessi. Le attività hanno avuto il loro inizio nel primo pomeriggio con il giardinaggio, la messa a dimora di alcune piante ornamentali che hanno arricchito il parco, il ripristino delle panche e la pulizia ecologica dell’area. Tutto questo ha permesso a volontari e cittadini di mettersi al servizio e alla prova nonostante il caldo pomeriggio, dedicandosi a rendere più bello un bene che appartiene a tutti. Contemporaneamente, i bambini hanno avuto modo di divertirsi grazie all’associazione Talità Kum e i loro originalissimi giochi. Inoltre, si è tenuto lo scambio libri, è stata manutenzionata la Bibliocasetta ed è stato installato un tavolo da pic-nic realizzato da alcuni volontari di Nuova Acropoli. Successivamente grandi e piccini hanno partecipato ad un laboratorio di realizzazione di quaderni fai da te, mentre in un’altra zona del parco ha avuto luogo lo scambio di letture sul tema "Le origini del mondo e la sacralità: il mito" a cura di Lectura City Catania, durante il quale si è venuto a creare un momento profondo di condivisione all’interno del quale ognuno ha avuto l’opportunità di dialogare, esprimersi e confrontarsi con gli altri.

Il parco è stato protagonista di una vera e propria festa, caratterizzata in serata da un aperitivo filosofico su Seneca e il tema della felicità, tenuto dal presidente di Nuova Acropoli Vincenzo Messina. Ci si è interrogati, anche grazie ad uno spettacolo che ha simulato un possibile incontro tra Seneca e dei giovani ai giorni d’oggi, su cosa basiamo la nostra felicità: proiettati sempre al futuro o al passato, non riusciamo a godere del presente; dovremmo invece ritornare a vivere con saggezza, a vivere seguendo la natura – soprattutto la nostra natura – senza smettere mai di interrogarci e riflettere. Che cos’è la felicità? Cosa ci insegna Seneca? E cosa rende noi felici? La filosofia è un valido strumento per cercare risposte a queste e molte altre domande e affrontare le lotte di ogni giorno, superandoci sempre più e dando alla parte più buona, vera e giusta di noi stessi.

E infine, dato che si è trattato di una festa, non poteva mancare la musica: l’esibizione a cura dell’Associazione Gravina Arte ha permesso di chiudere in bellezza la serata, accompagnando anche il rito collettivo con il quale è stato celebrato il solstizio d’estate, che ha visto partecipi tutti i presenti in un bellissimo momento caratterizzato da unione e tradizione. Ormai inusuale, ma sempre essenziale, riuscire a condividere momenti profondi insieme a persone che magari non conosciamo neanche; questo ci riporta alla Natura, la nostra natura di esseri umani che hanno bisogno di vivere e saper vivere con gli altri e il mondo che ci circonda.